Per imparare basta ascoltare le spiegazioni e impegnarsi a ripetere?
No. Secondo le neuroscienze, solo i bambini che sperimentano almeno un minimo di successo in un’attività vogliono ripeterla e solo questa disponibilità spontanea a ripetere genera apprendimento. Costringerli a farlo non apporta gli stessi benefici, poiché la sola ripetizione non genera assimilazione.Se un bambino ripete per obbligo e non perché prova piacere, la ripetizione spesso non lascia alcuna traccia.
Occorre, quindi, che a scuola ogni docente si ponga il problema di trovare una soluzione per avvicinare la sua proposta didattica alle diverse capacità dei suoi alunni, in modo che ciascuno trovi un elemento di successo in quello che gli viene richiesto di fare.
“Occorre riconoscere che un sistema scolastico può obbligare la frequenza ma non potrà mai obbligare l’apprendimento, e che di conseguenza occorre creare ambienti e fornire esperienze che siano dotati di significatività, capaci di generare l’entusiasmo e offrire opportunità di osservare, sperimentare e riflettere su tutti gli aspetti del proprio sé, come persona e come apprendente.” (M. Dodman)
Un modello di insegnamento unico, uguale per tutti nei tempi e nei metodi, umilia le differenze.
In particolare, nell’epoca dei Bisogni Educativi Speciali (BES) e delle classi sempre più eterogenee e complesse, c'è la necessità di ri-pensare la didattica in termini di didattica migliore possibile … per tutti. Gli individui apprendono in maniera diversa, secondo le modalità e le strategie con cui ciascuno elabora le informazioni: quindi, un insegnamento che tenga conto dello stile di apprendimento di ogni studente facilita il raggiungimento degli obiettivi educativi e didattici. Pertanto la conoscenza dei propri allievi, dei loro stili di apprendimento, la riflessione sul proprio metodo di insegnamento costituiscono importanti elementi nel bagaglio di un insegnante che voglia riuscire a valorizzare le diverse modalità di apprendimento.
Che cosa s’intende per “stile di apprendimento”?
Per stile di apprendimento s’intende “ l’approccio all’apprendimento preferito di una persona, il suo modo tipico e stabile di percepire, elaborare, immagazzinare e recuperare le informazioni”
(Mariani, 2000).
Lo stile d'apprendimento è la tendenza di una persona a preferire un certo modo d'imparare, e riguarda la modalità individuale di percepire e reagire ai compiti legati all'apprendimento. In base alla propria percezione, ognuno adotta strategie e comportamenti diversi. Parlare di stile significa voler approfondire la complessità delle differenze individuali per riuscire a dare opportunità formative adeguate agli stili di apprendimento degli allievi.
Gli stili spaziano dalle preferenze ambientali (come i "luoghi" e i "tempi" dell'apprendimento, ...), agli stili cognitivi, alle modalità sensoriali e ai vari tipi di intelligenza.
A cura di Viviana Rossi e Maria Enrica Bianchi