Una definizione clinica e diagnostica dei DSA
Iniziamo questo articolo riportando una definizione clinica e diagnostica che offra ai lettori una chiara definizione di come possano essere caratterizzati i disturbi specifici dell’apprendimento (DSA).
Le numerose ricerche prodotte in questi ultimi trent’anni hanno definito i DSA come uno spazio di ricerca clinica dove, grazie ai diversi contributi scientifici e a tecniche di indagine diagnostica avanzate, vi è stata una notevole implementazione delle conoscenze.
Data la complessità e la molteplicità di questa particolare categoria diagnostica, però, si è giunti solo dopo anni di studi a un accordo in ambito scientifico su numerose questioni cliniche e ad una definizione di questa categoria, dopo averne riconosciuto la natura neurobiologica e l’eterogeneità dei profili funzionali ed evolutivi.
Secondo gli studiosi M. L. Tretti e P. E. Tressoldi, il termine Disturbo Specifico dell’Apprendimento fa riferimento ad una ben precisa categoria diagnostica, dal punto di vista clinico e scientifico, identificata da precisi criteri oggettivi e valutabili, e pertanto va distinta dalla più generica espressione "difficoltà di apprendimento" che include più sommariamente tipologie molto diverse di difficoltà che si possono manifestare nell’ambito scolastico… E la principale caratteristica della definizione di questo disturbo è quella della “specificità”, intendendo che tale disturbo sia riferito ad uno specifico dominio di abilità in modo significativo, ma circoscritto, mentre rimane intatto il funzionamento intellettivo generale.
Le difficoltà si manifestano nel bambino, fin dalle prime fasi dell’apprendimento, quando deve acquisire nuove abilità, come la lettura, la scrittura ed il calcolo, e sono riconducibili a fattori neurobiologici, più spesso di tipo genetico, ovvero ad alterazioni morfologiche o funzionali delle strutture encefaliche implicate in queste abilità. Tali difficoltà possono persistere in modo più o meno significativo anche nell’adolescenza e nell’età adulta. Anche se l’evoluzione di tali disturbi, in effetti, è favorita dalla precocità e "adeguatezza" dell’intervento (Scaricabile 2: Qual è la situazione oggi in ambito normativo e scolastico?), oltre che dalle misure compensative prese nell’ambito del percorso scolastico per favorire l’apprendimento.
Secondo l’ICD10 (International Classification of Diseases, decima revisione della classificazione internazionale delle sindromi e dei disturbi psichici e comportamentali – OMS, 2007) rientrano nei DSA la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia:
• dislessia, disturbo nella lettura, intesa come abilità di decodifica del testo;
• disortografia, disturbo nella scrittura, intesa come abilità di codifica fonografica e competenza ortografica;
• disgrafia, disturbo nella grafia, intesa come abilità grafo-motoria;
• discalculia, disturbo nelle abilità di numero e di calcolo, intesa come capacità di comprendere ed operare con i numeri. (M. E. Bianchi e V. Rossi)
Un’altra caratteristica rilevante nei DSA è la comorbilità, cioè la coesistenza di più patologie diverse in uno stesso individuo. La comorbidità, in ambito medico, viene definita come la presenza di ogni altra patologia (preesistente o coesistente) che determina un peggioramento dello stato di salute della persona. È frequente, infatti, accertare la compresenza nello stesso soggetto di più disturbi specifici dell’apprendimento o la compresenza di altri disturbi neuropsicologici (come l’ADHD, disturbo dell’attenzione con iperattività) e psicopatologici (ansia, depressione e disturbi della condotta). (Consensus Conference, 2010, Disturbi specifici dell’apprendimento).
A cura di Viviana Rossi e Maria Enrica Bianchi
Biblio-sitografia
• M. L. Tretti e P. E. Tressoldi, I disturbi specifici dell’apprendimento (definizione) dal sito AIRIPA
• M. E. Bianchi e V. Rossi, Lattes editori Oggi tutti parlano di inclusione... ma è sempre vera inclusione?
• Consensus Conference, Roma, dicembre 2010, Disturbi specifici dell’apprendimento
• MIUR, DSA – Disturbi specifici dell’apprendimento
• Linee Guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento, allegate al Decreto Ministeriale 12 luglio 2011
• Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012
• R. Ciambrone, Dalle classi differenziali ai Bisogni Educativi Speciali
• V. Venuti, V. Rossi e M. E. Bianchi, La scuola inclusiva- Guida per la formazione delle insegnante di sostegno… e non solo, Euroedizioni, 2021
• MIUR, I principali dati relativi agli alunni con DSA – anno scolastico 2018/2019
• Quanti sono gli alunni con DSA in Italia?
• A. Novelli, Studenti con DSA in Italia: i dati MIUR per l’AS 2018/2019
• www.aiditalia.org
• MIUR, Indicazioni Nazionali 2012 per il curricolo della scuola di infanzia e del primo ciclo di istruzione