Strumenti accessibilità

Nuova normativa in materia di disabilità

Le principali novità normative in materia di disabilità

Le politiche sociali per la famiglia hanno assunto una centralità sempre maggiore nel dibattito e nella legislazione internazionale, comunitaria e nazionale, anche in attuazione della riforma del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).In Italia, infatti, nei primi sei mesi del 2024, sono usciti due decreti importanti per tutelare le persone con disabilità:

  1. Il Decreto legislativo n. 62 del 3 maggio 2024, detto semplicemente Decreto Disabilità 2024.
  2. Il Decreto legge n. 71 del 31 maggio del 2024 (recante disposizioni urgenti in materia di sport, di sostegno didattico agli alunni con disabilità, per il regolare avvio dell'anno scolastico 2024/2025 e in materia di università e ricerca) che è stato convertito nella Legge n. 106 del 29 luglio 2024, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 31 luglio, data dalla quale decorrono i termini per l’adozione dei decreti applicativi da parte del Ministero.

Cosa prevede il Decreto legislativo n. 62 del 3 maggio 2024?

Il Decreto legislativo 62/2024 (GU n.111 del 14-5-2024, vigente al: 30-6-2024) si occupa in particolare di dare una definizione della condizione di disabilità e delle procedure di accertamento di tale condizione con una revisione dei processi valutativi di base volti a una valutazione multidimensionale, necessaria per la predisposizione di un progetto di vita individuale personalizzato e partecipato. (Vedi approfondimento – Le nuove disposizioni in materia di definizione della condizione di disabilità)

Cosa prevede il Decreto legge n. 71/2024, convertito nella Legge n.106/2024?

Le principali novità riguardano:

  1.  Integrazione degli alunni stranieri.
    Potenziamento di attività per facilitare l'apprendimento della lingua italiana e l'inserimento scolastico degli studenti stranieri, con particolare riferimento a quelli arrivati da poco in Italia e con maggiori difficoltà linguistiche, legate alla conoscenza e all’uso della lingua italiana.
    Introduzione di docenti con formazione specifica per le classi con un alto numero di alunni stranieri con deficit linguistici: si potrà riformulare l’organico, prevedendo un docente con una formazione ben specifica. Parliamo di docenti specializzati nell’insegnamento della Lingua Italiana per alunni stranieri (classe di concorso A-23) che saranno assegnati alle classi delle scuole secondarie di primo e secondo grado. L’insegnante di italiano per stranieri viene inserito nelle classi a partire dall’anno scolastico 2025/2026 e da quello stesso anno le istituzioni scolastiche promuoveranno “attività di potenziamento didattico in orario extracurricolare a valere sulle risorse di cui al Programma nazionale “PN Scuola e competenze 2021-2027”, in attuazione del regolamento (UE) 2021/1060 del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 giugno 2021, e nel rispetto delle procedure, dei vincoli territoriali, programmatici e finanziari previsti dalla programmazione 2021–2027”.
    • Possibilità per le scuole, già per il prossimo anno scolastico, di accedere a specifici progetti del Programma Operativo Nazionale (PON) dedicati all'integrazione, cioè per potenziare le conoscenze dell’italiano sia come lingua per comunicare che di studio: basti pensare che il tasso di dispersione scolastica per questi studenti stranieri si attesta, infatti, a oltre il 30% a fronte di una dispersione degli studenti italiani pari ad appena il 9,8%.

  2. Nuove disposizioni in materia di reclutamento del personale docente per l'anno scolastico 2024/25.
    • Per assicurare l'ordinato avvio dell'anno scolastico 2024/2025, i docenti di scuola secondaria di primo e di secondo grado che hanno superato il periodo di formazione e prova e sono in servizio da almeno tre anni presso istituzioni scolastiche statali, immessi in ruolo con riserva per aver partecipato al concorso indetto nel 2016 e superato tutte le prove concorsuali, sono confermati in ruolo e devono acquisire, in ogni caso, entro il termine del 30 giugno 2025, trenta crediti formativi universitari (CFU) o crediti formativi accademici (CFA) del percorso universitario e accademico di formazione. Il mancato conseguimento dell'abilitazione entro il 30 giugno 2025 determina la risoluzione del contratto di docente di scuola secondaria di primo e di secondo grado e la cancellazione definitiva dalla relativa graduatoria di merito. (Vedi approfondimento – Approfondiamo le nuove disposizioni in materia di reclutamento del personale docente per l'anno scolastico 2024/25).

  3. Sostegno didattico agli alunni con disabilità.
    • 
    Conferma, su richiesta delle famiglie, previa valutazione da parte del dirigente scolastico e nell'interesse del discente, del docente di sostegno che ha seguito l'alunno l'anno precedente, a garanzia di continuità didattica e supporto personalizzato.
    • Priorità nelle nomine ai docenti specializzati per il sostegno.
    • Attivazione di percorsi formativi da parte dell’INDIRE, che affiancheranno i percorsi TFA di cui già si occupano le Università: nello specifico, il provvedimento si rivolge a circa 85mila docenti che hanno svolto almeno tre anni di servizio sul sostegno benché privi di specializzazione. Tali percorsi formativi sono indirizzati anche agli 11 mila docenti circa che hanno conseguito il titolo all’estero e che ancora sono in attesa del relativo riconoscimento da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM): in questo modo si vuole porre risoluzione al contenzioso in corso ormai da anni. (Vedi approfondimento – Approfondiamo le nuove disposizioni in materia di sostegno didattico agli alunni con disabilità)

  4. Nuovo modello di valutazione dei dirigenti scolastici e norma transitoria sulla loro mobilità.
    • Viene introdotto un nuovo modello di valutazione per i dirigenti in grado di misurare la loro attività sulla base di parametri di merito. Il nuovo modello di valutazione sarà contenuto in un decreto del Ministro, da adottarsi con il coinvolgimento dei sindacati.
    Misure transitorie per la mobilità dei dirigenti scolastici nell'anno scolastico 2024/2025, in attesa dell'entrata in vigore del nuovo CCNL .
    Si introduce una norma transitoria, valevole solo per il prossimo anno scolastico, per regolare la mobilità dei dirigenti scolastici, nelle more dell’entrata in vigore del CCNL appena siglato, prevedendo di innalzare al massimo (100%) la percentuale di posti disponibili a beneficio della mobilità dei dirigenti attualmente nei ruoli.

Durante la fase di conversione il testo è stato arricchito di emendamenti in Parlamento rispetto al testo originario.
Ecco i principali:

  1. Mobilità dirigenti scolastici
    L’articolo 12, nella fase di conversione, è stato arricchito con il comma 1-bis, che dispone che, esclusivamente per l’anno scolastico 2024/2025 e ferma restando la nuova disciplina transitoria relativa alla mobilità interregionale dei dirigenti scolastici introdotta dal Governo, nelle Regioni in cui le procedure del concorso ordinario 2023 per dirigenti scolastici non si concludano in tempo utile per le immissioni in ruolo, alle stesse si provveda attingendo alla graduatoria del corso-concorso per dirigenti scolastici indetto nel 2017. Ciò in deroga alle percentuali di posti assegnabili in base alla normativa vigente.

  2. Novità prova orale concorsi scuola
    L’articolo 14-bis, introdotto dalla Camera dei Deputati, modifica la disciplina semplificata di accesso alla prova orale nei concorsi per il personale docente della scuola e prevede che le procedure di assunzione del personale docente, limitatamente all’anno scolastico 2024/ 2025, siano completate entro il 31 dicembre 2024.

  3. Novità welfare studentesco
    L’articolo 14-ter del Decreto scuola 2024 convertito in Legge stabilisce che i tetti di spesa dell’intera dotazione libraria necessaria per ciascun anno della scuola secondaria di primo e secondo grado vengano adeguati al tasso di inflazione programmata. La norma incrementa di 3 milioni di euro, a decorrere dall’anno 2025, l’autorizzazione di spesa per la fornitura gratuita, totale o parziale, di libri di testo in favore degli alunni che adempiono l’obbligo scolastico in possesso dei requisiti richiesti.

  4. Bonus studenti fuori sede iscritti a università statali
    L’articolo 16-bis, introdotto dalla Camera, incrementa di 10,3 milioni di euro, per l’anno 2024, il fondo finalizzato a corrispondere un contributo per le spese di locazione abitativa sostenute dagli studenti fuori sede.
    L’aiuto vale per coloro che:
    • sono iscritti alle università statali;
    • sono appartenenti a un nucleo familiare con un ISEE non superiore a 20.000 euro;
    • non usufruiscono di altri contributi pubblici per l’alloggio.

  5. Durata servizio all’estero del personale scuola
    L’articolo 14 del Decreto scuola 2024 convertito in Legge interviene anche in materia di selezione e di durata del servizio all’estero del personale della scuola. Il comma 1 introdotto dalla Camera stabilisce che le graduatorie del personale selezionato da destinare all’estero siano formate ogni 9 anni (anziché i 6 anni del testo vigente).

  6. Riorganizzazione di INDIRE
    L’articolo 7- bis del Decreto scuola 2024 convertito in Legge, inserito dalla Camera, prevede il riordino dell’Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa (INDIRE). In particolare, il testo ridefinisce le funzioni svolte da INDIRE e ne potenzia il ruolo formativo. (Un decreto ad hoc chiarirà meglio i dettagli).

 La sperimentazione delle nuove procedure è prevista per tutto l’anno 2025.

BIBLIO/SITOGRAFIA

A cura di Viviana Rossi e Maria Enrica Bianchi

 

Scopri i nostri WEBINAR

Accedi al portale della formazione

Sei un insegnante?
Scopri la nuova sezione Fai una domanda alle nostre autrici.
Sarà possibile porre alle autrici del blog, Enrica Maria Bianchi e Viviana Rossi, domande di approfondimento sui vari articoli, compilando un semplice form!
Domande e risposte saranno rese pubbliche.

*Per accedere alla sezione usa le tue credenziali Lattes. Se non sei ancora registrato clicca qui!