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La valutazione come causa di malessere o come strumento orientativo e migliorativo

A scuola si usano da anni termini come controllo, interrogazione, correzione, sanzione … che si traducono in giudizi e voti. Oggi, però, si parla molto di valutazione  formativa, autentica, autovalutazione , ma in realtà cosa è cambiato realmente nelle classi? La valutazione dovrebbe essere uno strumento per l’apprendimento e diventare così uno dei mezzi più potenti non solo per migliorare i risultati degli alunni, ma anche per verificare se le strategie didattiche/metodologiche usate hanno permesso ad ogni alunno di fare i progressi previsti, di individuare gli elementi che sono stati di intralcio e quelli che possono essere migliorati.

Nuova normativa sulla valutazione: non solo giudizi sintetici

Per migliorare la comunicazione con le famiglie e rendere la valutazionepiù comprensibile, nella scuola primaria la valutazione periodica e finale sarà espressa d’ora in avanti in giudizi sintetici, ma integrati da una descrizione dettagliata dei livelli di apprendimento raggiunti dagli alunni. Cambia anche il voto di comportamento alla secondaria di primo grado.