Pubblicato il piano scuola 2020/21 per la riapertura di settembre
Pubblicata il 27 giugno 2020 la versione definitiva del Piano scuola 2020/21, Documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione. approvato dalla Conferenza Stato/Regioni, che fornisce le linee guida per il ritorno a scuola a settembre.
“È tempo di tornare nelle nostre aule”: a settembre tutti devono tornare a scuola, in presenza e in sicurezza. Ce lo conferma il ministro Azzolina nella lettera che accompagna l'invio del Piano scuola 2020/2021, indirizzata a tutta la comunità scolastica.
Il Piano per la riapertura delle scuole rappresenta un documento di sintesi delle proposte arrivate al comitato di esperti che dal suo insediamento, il 23 aprile scorso, ha svolto un lungo lavoro di ascolto e di approfondimento delle proposte di Regioni, Enti Locali, Associazioni degli studenti, dei genitori e dei disabili, forze sociali, proprietari degli edifici scolastici, che insieme agli Uffici territoriali del Ministero supporteranno le scuole e i dirigenti scolastici nei diversi territori.
Lo stato di emergenza deliberato dal Consiglio dei Ministri il 31 gennaio 2020 a seguito del
diffondersi dell’infezione da COVID-19 aveva stabilito (a partire dal 24 febbraio 2020 in alcune regioni e dal 5 marzo 2020 su tutto il territorio nazionale) la sospensione delle attività didattiche nelle scuole di ogni grado e l’attivazione della didattica a distanza (DAD), al fine di realizzare il distanziamento sociale e di contenere il contagio.
L'eccezionalità della situazione sanitaria, dovuta al protrarsi del contagio, ha poi impedito la riapertura delle scuole per finire l’anno scolastico in corso e ha imposto misure straordinarie per la sua conclusione, per le operazioni di valutazione finale degli alunni e degli studenti e per lo svolgimento degli esami di stato del primo e del secondo ciclo.
È diventato però sempre più urgente pensare a come riaprire le scuole in sicurezza per alunni e personale perché, al di là dei problemi sociali che possono derivare dal lasciare le scuole chiuse, ben più complessi si sono rivelati, secondo gli esperti, gli effetti psicologici ed educativi di mesi di chiusura, con attività di didattica a distanza (DAD) portate avanti, seppur con notevole impegno da parte di molti docenti e dirigenti scolastici, in modo eterogeneo e non sempre del tutto efficace.
Il ritorno a scuola è, quindi, diventato indispensabile!
“Il sistema educativo risponde a problemi di conciliazione famiglia-lavoro per i genitori, ma soprattutto ai diritti costituzionali dei bambini e ragazzi a ricevere un’istruzione e ad avere accesso alle risorse per il pieno sviluppo delle proprie capacità. Esigenze e diritti che sono stati, forse inevitabilmente, compressi in queste settimane con conseguenze negative che hanno allargato le disuguaglianze sociali tra bambini.” (Politecnico di Torino, Rapporto scuole aperte, società protetta, versione del 1 maggio 2020)
A cura di Viviana Rossi e Maria Enrica Bianchi